Venezia, 5 set. (Apcom) - La Rete
nazionale per la sicurezza sul lavoro ha manifestato di fronte all'ex casinò
del Lido di Venezia con uno striscione con su scritto 'Basta morti sul lavoro'.
In precedenza c'erano stati dei tafferugli davanti al Palalido dove gli
esponenti della Rete hanno cercato di volantinare un loro comunicato
all'interno della Sala Grande dove sarebbe stato proiettato il film
'ThyssenKrupp blues' di Pietro Balla e Monica Repetto, che ripercorre la
tragedia del rogo dell'azienda tedesca.
Da quanto si apprende, i
manifestanti si sono poi accordati con la Biennale per poter leggere il loro
comunicato e mantenere lo striscione visibile all'esterno del Palazzo del Cinema
durante la proiezione del film. Le forze dell'ordine, però, hanno cercato di
rimuovere lo striscione. Da qui è nato un tafferuglio che ha portato i
manifestanti ad uscire dall'area del Palalido per poi posizionarsi con lo
striscione di fronte all'ex casinò.
"La Biennale - ha spiegato uno
dei responsabili della rete, Enzo Diano, ed esponente dello Slai (Sindacato
lavoratori autorganizzati intercategoriali per sindacato di classe) - ci aveva
permesso di esporre lo striscione, ma dato che avevamo preso la parola nel
corso delle proiezioni sulle stragi alla ThyssenKrupp evidentemente il patto è
stato considerato scaduto".
Nel comunicato della Rete nazionale
per la sicurezza sul lavoro si legge che l'organizzazione sarà a Torino il 26
settembre al processo della ThyssenKrupp. "Stiamo preparando l'assemblea
nazionale - recita il comunicato - a Roma a fine settembre per organizzare lo
sciopero generale nazionale sulla sicurezza sul lavoro proprio il 6 dicembre,
anniversario della strage dei sette operai della ThyssenKrupp".
La Rln è una rete trasversale di
lavoratori, delegati, sindacati extraconfederali, ferrovieri, Rls, associazione
dei familiari degli operai Ilva di Taranto, artisti, esponenti di medicina
democratica, associazione esposti amianto, ispettori del lavoro.
Prima della proiezione del film
'ThyssenKrupp blues' è stato chiesto un minuto di silenzio da Claudio
Marrapodi, protagonista e collega dei sette operai morti nel rogo del 6
dicembre 2007.