------------------------------------------------------------------UNA VERGOGNA IN PIU' AD ESSERE ITALIANI: ETERNIT ! I fascisti mostrano il loro volto, MA più alzano la pietra, più pesantemente ricadrà sui loro piedi.
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22-11-2014
dalla rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro
e sul territorio
sede di
taranto
bastamortesullavoro@gmail.com
347-1102638
*L'Avv.
Bonetto, legale delle parti civili nel processo Ilva di operai
Ilva,
lav. cimiteriali, abitanti dei Tamburi organizzati dallo
Slai cobas e dello
stesso slai cobas -sindacato di classe e,
ieri durante l'udienza ci ha dato
un secco e chiarificante
giudizio sulla recente scandalosa sentenza
sull'Eternit:
"A
Roma, dentro quell'aula c'era l'anima del fascismo. Uno dei difensori
dei
padroni era dell'Utri - ed è tutto dire...
La
sentenza è stata decisa in appena due ore, come se fosse già
stato tutto
deciso prima.
L'aria che si respirava era
all'insegna di "Rimettere ordine in questo
paese".
E'
stato affermato che poichè il tempo trascorso pone un
conflitto tra
diritto e giustizia, IO devo scegliere il "diritto"!
Vale a dire: di fronte
a 300 morti, IO scelgo le "regole"
e decido io che queste valgono mentre i
lavoratori, i loro
familiari sono solo dei numeri!
Nel processo Ilva a Taranto,
dobbiamo fin da subito impedire che avvenga
quello che è
successo per l'Eternit".
comunicato della
rete
20 novembre - la sentenza eternit richiede un cambiamento
radicale alla
battaglia su questo fronte e uno dei terreni su cui
esercitarla è 'la madre
di tutti i processi ' il processo
di Taranto a Padron Riva e complici
La sentenza Eternit mostra
senza ombra di dubbio che lo Stato borghese prima
o poi assolve i
suoi padroni assassini. Le corti d'appello, la Cassazione
sono le
fogna a cielo aperto in cui si consuma il più grave dei
crimini,
quello di rendere legale, legittimi e impuniti le morti
sul lavoro, da
lavoro, da disastro ambientale per il profitto dei
padroni.
La sentenza Eternit dice che il reato di disastro
ambientale "non è
perseguibile"; così come
alla fine con la stessa logica non sono
perseguibili le
stragi, gli assassini sul lavoro ecc..
I governi dei padroni ,
oggi Renzi, con pacchetti di legge rimuovono via via
anche
l'obbligo dell'osservanza delle norme di sicurezza.
La Rete
nazionale per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro
e
territorio, ha sempre cercato di essere avanguardia e sostegno
di tutti
coloro che hanno richiesto giustizia, risarcimenti,nei
processi ma ha sempre
detto, fin dal primo giorno in cui è
nata, che lo Stato del capitale, i suoi
Tribunali e i suoi giudici
- anche quelli più impegnati e volenterosi - non
erano
in grado di dare giustizia e che quindi i Tribunali non
potevano
essere teatro di semplice contesa legale, ma occasione di
denuncia e
scontro, uno dei terreni, non il principale della lotta
di classe; perchè
solo una rivoluzione politica e di massa
poteva e può mettere fine ad un
sistema che mette il
profitto al primo posto ai danni della vita degli
operai, delle
popolazioni nei territori.
Questa battaglia alla luce di
questo processo va ripresa esplicitamente
dalla fine e per questo
fine
Lavorare perchè anche i tribunali
siano terreno di scontro tra masse e
stato, lavorare perchè
ogni processo diventi un processo popolare, lavorare
perchè
ogni occasione come questa dell'Eternit serva il lavoro per
la
rivoluzione.
Il processo Eternit quindi è e deve
essere uno spartiacque. Alle forze che
hanno guardato alla Rete
facciamo appello ad entrare in questa nuova logica,
affinchè
si costruisca insieme questa nuova fase della battaglia.
Per
condurre adeguatamente questa battaglia occorre anche scegliere
il
terreno su cui questo costituisca un fatto reale e un nuovo
segnale. E'
evidente a tutti che il processo a Padron Riva e
complici a Taranto è una
sorta di "madre" di
tutti i processi di questo genere e che la sentenza
Eternit è
un'indicazione che lo Stato dei padroni, attraverso la Cassazione,
dà
a tutti i processi di questo genere e al processo Ilva in
particolare.
Come quindi affrontiamo questo processo ,
che non è certo una questione che
si limita a Taranto, nè
tantomeno una questione dei 'compagni di Taranto' ?
Serve la
mobilitazione nazionale intorno a questo processo. Ma
questa
mobilitazione non può essere come quella che già
c'è stata, pur ampia, per
l'Eternit, né nei metodi
né nei contenuti.
Serve una riunione nazionale a
taranto nel futuro possibile e
tocca a noi che la Rete
l'abbiamo proposta, animata in questi anni
convocarla anche
eventualmente per dichiarare conclusa questa esperienza
nelle
forme attuali e pianeficare insieme come proseguirla
rete
nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e
sul
territorio
bastamortesullavoro@gmail.com
20
novembre 2014